Dragon Ball Z Ultimate Tenkaichi: Recensione

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CAT_IMG Posted on 22/11/2011, 21:54





Capita davvero di rado, trovandosi per le mani una grande licenza, di giocare ad un videogames che soddisfi alla perfezione i gusti degli appassionati di cinema o fumetti nel mondo dei videogiochi. Questa cosa è successa, ammettiamolo, negli ultimi 15 anni con la licenza di Dragon Ball che non ha saputo dare i natali ad un videogioco davvero degno sulle avventure di Son Goku & company. Dal 28 Ottobre sarà però disponibile un gioco che non vuole deludere le aspettative dei fan di Dragon Ball Z e noi di Games.it, appassionati della serie fumettistica creata dal grande Akira Toriyama, ci abbiamo messo le zampe sopra
 

   
ONDA ENERGETICA
Se siete fra quei lettori in fremito nel sapere se Dragon Ball Z Ultimate Tenkaichi sia un bel gioco o meno, mettetevi il cuore in pace: Spike è riuscito nell’intento di programmare un titolo che ricrea alla perfezione non solo l’ambientazione della serie fumettistica (e di quella televisiva) ma anche a plasmare una serie di combattimenti e personaggi che sfondano lo schermo grazie al loro esorbitante carisma. Ancora di più, la fluidità degli scontri, unita a un motore grafico abbastanza buono, rendono il gioco una gioia per gli occhi degli appassionati ma anche per le persone abituate a vedere il cartone animato. Ultimate Tenkaichi offre una grande quantità di contenuti e di personaggi che vanno pari passo con la serie originale del manga, includono quelli della versione GT e dei vari lungometraggi ma non si fermano di certo qui visto che si parla anche della saga Z. Insomma, sembra che Spike abbia per davvero messo sul piatto una ricetta molto ricca e gustosa da assaporare con calma considerando anche il fatto che i vari capitoli vi porteranno via 12 o 15 ore di gameplay a seconda della bravura.
Come da titolo, potrete sconfiggere dal vero personaggi come Nappa, Radish e altri cattivoni che poi diventeranno buoni in un minestrone di saga che i fan ormai conoscono a menadito. Da questo punto di vista, la vera novità (con il supporto dello stesso Toriyama) è l’introduzione di una serie di cut-scene animate fra una missione e l’altra che mostreranno i passi più importanti dell’intera saga con anche qualche sorpresa.



Fra le aggiunte, segnalo anche la possibilità di creare da zero un nuovo personaggio grazie all’editor incluso nel gioco. Credo che questa scelta da parte di Spike sia davvero un grande regalo ai fan della saga che hanno sempre voluto creare da zero un loro Super Sayan. Detto questo fa però tristezza non poter rifinire nel dettaglio il look o l’aspetto del nuovo personaggio visto che alla fine sembrerà fin troppo simile a quelli già esistenti…non mi aspettavo di trovare qualcosa di simile a Two Worlds 2 ma neanche cosi chiuso. Ovviamente, una volta creato il nuovo personaggio, quest’ultimo partirà dal livello basso e dovremo cercare di farlo diventare fortissimo come accade in ogni pseudo GDR al mondo - puntualizzo però che qui non si tratta di un gioco con elementi  da GDR.   





PAD ALLA MANO

Ma i combattimenti come sono? Sento questa domanda che si ripete in continuazione quindi mi sembra venuto il momento di trattare nel dettaglio il gameplay del gioco. Personalmente sono rimasto abbastanza sorpreso dai combattimenti iniziali ma anche da quelli più complessi dove dovremo affrontare nemici e Boss finali più o meno grandi, utilizzando tutte le tecniche di combattimento che già conosciamo dal franchise. Salendo di livello, si sbloccano poi nuove mosse più potenti e visivamente più impattanti. Penso che, come accadeva per il videogioco di KenShiro, i fan più accaniti si metteranno a ballare sul posto ogni volta che si chiude un combattimento o una scena particolarmente ostica. Sui combattimenti, non sono rimasto soddisfatto dall’implementazione dei Quick Time Event che se sulle prime regalano sequenze visivamente notevoli, spezzano non poco un gameplay che poteva essere ben più fluido e divertente se giocato in Real Time. Non capisco davvero la scelta da parte di Spike di rovinare alcuni combattimenti con l’utilizzo del QTE ma ci sta e ce ne dobbiamo fare una ragione. La pecca vera nei combattimenti arriva però nel controllo vero e proprio o nella potenza delle mosse che è mal calibrata fra un personaggio come Goku per dire o uno come Kid Bu. In linea di massima siamo sempre li come potenza dei colpi dove invece mi sarei aspettato tempi di caricamento e forza ben differente. Non che sia davvero un problema, sia ben chiaro ma sarebbe stato quel qualcosa di particolare in più che avrebbe giovato al gioco tanto che nei combattimenti, bisogna cercare di caricare al massimo il Ki mentre si cerca di eseguire manovre offensive o difensive per poi portare a termine la mossa finale per abbattere l’avversario. Il brutto avviene con l’implementazione dei QTE, che snaturano alcune battaglie, facendole sembrare pilotate e non danno per davvero quella sensazione di libertà che ci si poteva aspettare.



TECNICA FRA ALTI E BASSI
Oltre alle tecniche di combattimento, è la tecnica grafica utilizzata a stupire meno. Chiarisco subito un punto, visivamente il gioco risulta magnifico per gli appassionati ma è una magnificenza che a ben vedere nasconde delle magagne estetiche troppo sottovalutate. Ad esempio, i personaggi sono modellati molto bene ma non stupiscono nel dettaglio cosi come le texture sono forse un filino troppo “cartonose” e piatte per essere apprezzate appieno – una linea grafica puntata sul manga ma delineata da uno stile cartoon più ricercato avrebbe lasciato più a bocca aperta e invece non succede. Questa sensazione si riscontra anche con la distruzione del mondo di gioco che si modifica durante gli scontri nelle immediate vicinanze ma anche qui, dopo poco, tutto torna alla normalità. Anche qui, non capisco le scelte di Spike di far vedere per poi tornare sui suoi passi con un motore grafico che cancella la distruzione creata. Fra i problemi veri e propri segnalo invece un fattore caricamento davvero snervante che si poteva mascherare meglio con delle sequenze animate come poi avviene in altri titoli del genere.





FATALITY (vabbè, passatemela dai...)
DBZ Ultimate Tenkaichi è un gioco vario e ben amalgamato che però sembra perdersi in un bicchiere d’acqua su alcune situazioni. I combattimenti potevano essere meno pilotati e più fruibili cosi come la grafica, poteva essere più ricercata e meno orientata al cartone animato a tutti i costi. Peccano i personaggi che funzionano bene o male in modo simile e snervano i caricamenti davvero troppo lunghi per un gioco del genere. L’audio si trova solamente in inglese con i sottotitoli in italiano: preparatevi dunque a stare davanti al televisore a leggere valanghe di testo. In definitiva, se siete fan della serie, rimane il migliore titolo sotto licenza e diventa una spesa assolutamente indispensabile da mettere in conto. Considerando i giochi passati sulla saga, non delude ma ci si poteva aspettare qualcosina di più ricercato.

Votazione finale: 7,5/10
 
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